Sphaerococcus coronopifolius

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alga Sphaerococcus coronopifolius intotheblue.it

Sphaerococcus coronopifolius alga algae intotheblue.it

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Sphaerococcus coronopifolius è un’alga di colore rosso scuro alla base e rosso carminio alle esteremità. Ha una forma arborescente ed è attaccato al substrato con un tallo sferoidale. Può superare i 25/30 cm di altezza e possiamo trovarlo sino ai 40 metri di profondità.

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Le alghe afferiscono ad un raggruppamento rappresentato da organismi di struttura vegetale autrofi, unicellulari o pluricellulari, che producono energia chimica per fotosintesi, generando ossigeno e che non presentano una differenziazione in tessuti veri e propri. Nel corso del tempo, e nell’evoluzione della sistematizzazione scientifica dei viventi, all’interno di questo raggruppamento si sono venuti a trovare differenti gruppi sistematici aventi caratteristiche congruenti come la struttura molto semplice e non differenziata in tessuti e molto spesso la capacità fotosintetica. Le sole alghe verdi o clorofite, insieme alle embriofite, o piante terrestri, costituiscono il clade delle piante verdi, o viridiplantae.

Non tutte le alghe utilizzano per la fotosintesi la clorofilla a. cioè quella che assorbe la luce blu-violetta o rossa. Esse sono un gruppo molto vasto e diversificato di organismi autotrofi semplici, unicellulari e pluricellulari, come i kelp giganti che crescono fino a 65 metri di lunghezza. La maggior parte sono fotosintetici come le piante, e “semplici” perché non hanno la cellula tipica delle piante terrestri e non si trovano strutture tissutali distinte. Le alghe presentano una vasta gamma di strategie riproduttive, dal più semplice, la divisione cellulare asessuata a forme complesse di riproduzione sessuale.

Le alghe non hanno le varie strutture che caratterizzano le piante terrestri, come le foglioline (fillidi) delle briofiti, i rizoidi delle piante non vascolari e le radici, foglie e altri organi che si trovano nelle tracheofite. Molti gruppi sono fototrofi, anche se alcuni contengono membri che sono mixotrofici. Alcune specie unicellulari dipendono interamente da fonti di energia differenti dalla luce e hanno un limitato o nessun apparato fotosintetico. Quasi tutte le alghe hanno un apparato fotosintetico in definitiva derivato dai cianobatteri, e producono ossigeno come sottoprodotto della fotosintesi.

Le alghe possono essere utilizzate come organismo indicatore per monitorare l’inquinamento nei vari sistemi acquatici. In molti casi, il metabolismo delle alghe è sensibile a vari inquinanti. A causa di ciò la composizione delle specie delle popolazioni di alghe può cambiare in presenza di inquinanti chimici. Per rilevare questi cambiamenti le alghe possono essere campionate dall’ambiente e mantenute nei laboratori con relativa facilità.

(tratto da Wikipedia)

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Fanino Cirivasi Fanino Cirivasi ha scritto / wrote 224 articoli / Posts.
Questo articolo è stato scritto il / This article was written on 10/03/2018
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