Pesce palla Faraona

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Arothron meleagris, comunemente noto come il Pesce Palla Faraona o il pesce palla d’oro, è un pesce palla proveniente dall’Indo-Pacifico e dal Pacifico orientale. Occasionalmente viene raccolto per il commercio delle specie da tenere in acquario. Raggiunge i 50 cm di lunghezza. I pesci palla faraona hanno corpi pesanti e arrotondati che sono uniformemente neri con numerose piccole macchie bianche (pesce palla nero o botete negro ), macchie giallo brillante (pesce palla dorato o botete dorado ) o una miscela delle due morfologie con macchie gialle brillanti e macchie nere. Hanno grandi teste smussate con muso corto e sono dotati di una serie di denti massicci. Hanno pinne anali e dorsali piccole e di forma simile che sono ben posizionate sul loro corpo. La loro base della pinna caudale è lunga e profonda e la loro pinna caudale è arrotondata. Il loro corpo è ricoperto da piccoli dentelli che assomigliano a carta vetrata grossolana. Quando questo pesce è spaventato, si gonfia e si ingrandisce, esponendo i denticoli.

pesce palla faraona - Arothron meleagris - guineafowl puffer - intotheblue.it

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Il pesce palla faraona (Arothron meleagris) è un pesce del genere Arothron della famiglia dei Tetraodontidae. Raggiunge i 50 cm di lunghezza. Lo si può trovare in due varianti di differente colore. È diffuso nelle barriere coralline dell’Oceano Indiano e dell’Oceano Pacifico. La luce è il “carburante” della barriera corallina, in quanto viene catturata dai pigmenti fotosintetici delle zooxantelle; le alghe che vivono in strettissima simbiosi con i coralli stimolandone la crescita e favorendo la costruzione dei loro scheletri calcarei. A questa grande quantità di luce in natura si aggiunge un notevole idro dinamismo (movimento dell’acqua), percentuali bassissime di nutrienti in soluzione e una buona quantità di plancton.

pesce palla faraona - Arothron meleagris - guineafowl puffer - intotheblue.it

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Le barriere coralline sono minacciate, direttamente o indirettamente, dall’attività umana. Pesca a strascico e ancore possono danneggiarle significativamente, mentre l’uso indiscriminato (fortunatamente bandito anni fa) del veleno per stordire i pesci e il commercio in acquariofilia ha causato in alcune zone una morìa a macchia di leopardo dei polipi che si trovavano nella zona. È recente l’allarme degli scienziati riguardo alle barriere coralline presenti nell’Oceano Indiano: qui più di ogni altra parte si registra un aumento delle temperature specialmente nelle aree interessate dai cambiamenti climatici ha portato alla perdita del 90% dei coralli.

(tratto da Wikipedia)

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Carlo Terreni ha scritto / wrote 39 articoli / Posts.
Questo articolo è stato scritto il / This article was written on 24/06/2021