Trovare la Madrepora Cladocora caespitosa è sempre una piacevole sorpresa, specialmente facendo snorkeling o durante un’ immersione in apnea, perché significa immergersi in pochi metri di profondità e quindi vicini alla costa. Questo ci fa pensare che il mare sia in buona salute e che la biodiversità dell’ ecosistema marino riesca in qualche modo a contrastare l’azione che le attività umane hanno su questo ambiente così fragile e delicato.
Questa madrepora infatti è abbastanza comune nel Mar Mediterraneo ed il suo habitat ideale è quello del basso fondale di coralligeno dove la luce del sole riesce ad arrivare, dal momento che vive in simbiosi con le alghe zooxantelle del genere Symbiodinium, che hanno appunto bisogno della luce per la fotosintesi e quindi è difficile trovarla su fondali superiori ai 50 metri di profondità.
Purtroppo è sempre più difficile da incontrare probabilmente a causa dei rapidi cambiamenti delle condizioni ambientali del nostro mare ed anche perché è spesso vittima di subacquei che non esitano a catturarla per solo scopo ornamentale. Questo corallo infatti non ha nessun valore commerciale e consigliamo a chiunque la incontri di dotarsi di una buona telecamera per filmarla e fotografarla e di lasciarla crescere e prosperare.
La madrepora a cuscino (Cladocora caespitosa (Linnaeus, 1758)), conosciuta comunemente anche come madrepora pagnotta per la tipica forma delle sue colonie, è una madrepora della classe Hexacorallia.
Descrizione
Polipi di colore granata chiaro, di circa 5 millimetri di diametro che formano colonie a forma di cuscino, in simbiosi con le zooxantelle del genere Symbiodinium. Produce depositi di carbonato di calcio con cui forma le teche calcaree in cui vive.
È la madrepora più grande del Mar Mediterraneo, raggiungendo anche i 50 centimetri di diametro.
Distribuzione e habitat
È una specie endemica del mar Mediterraneo ove è segnalata già dal Pliocene superiore. Comune su fondali rocciosi, da pochi metri fino a 60 metri di profondità. Nel lago marino Veliko Jezero, all’interno della riserva naturale dell’isola di Mèleda in Croazia, è segnalata la presenza di una piccola barriera corallina costituita da Cladocora caespitosa. Si tratta di uno dei pochi casi di barriera corallina limitrofa al Mar Mediterraneo.
Riproduzione
Le colonie si accrescono per gemmazione, ma la specie si diffonde tramite l’insediamento delle larve planctoniche sui substrati più adatti alla colonizzazione.
https://it.wikipedia.org/wiki/Cladocora_caespitosa
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