In questa bellisima immersione tra la Paramuricea clavata, Gorgonia rossa, abbiamo incontrato numerose Stella marina gorgone o Astrospartus mediterraneus. Siamo su un fondale roccioso trai 49 ed i 52 metri di profondità, dove abbiamo incontrato varie specie di pesci e specie marine come spugne, scorfano rosso, Anthias anthias, triglie, tordo fischietto e altro.
Ci siamo soffermati però sulla Paramuricea clavata e sull’ Astrospartus mediterraneus che sembrano vivere praticamente in simbiosi. In realtà questa stella marina si arrampica sulle gorgonie per estendere i cinque tentacoli ramificati, per nutrirsi e quindi più che simbiosi sembra quasi e la Stella gorgone si approfitti delle gorgonie per “pescare” più in alto. Comunque le gorgonie che la ospitano sono in buona salute e non sembrano danneggiate dalla presenza di questa stella marina.
La stella gorgone (Astrospartus mediterraneus Risso, 1826) è un echinoderma della famiglia delle Gorgonocephalidae.
Etimologia
Il nome scientifico deriva da aster (stella in latino) e spartos (arbusto in latino).
Il nome inglese (basket star) deriva dall’abitudine di raggomitolarsi a cesto (basket, in inglese) durante il giorno con le braccia ramificate.
Il nome italiano di stella gorgone deriva dal mito delle Gorgoni (Medusa, Steno e Euriale) figure della mitologia greca, che avevano serpenti al posto dei capelli.
Descrizione
L’A. mediterraneus è caratterizzata da cinque tentacoli, ognuno ramificato più volte, con i quali si aggrappa ai rami delle gorgonie, che vengono aperti di notte per nutrirsi. Il corpo ha un diametro di 8 centimetri, con l’apertura dei tentacoli la larghezza massima dell’intero animale arriva a 80 centimetri.
Alimentazione
È un animale filtratore passivo che si nutre, tramite i tentacoli aperti, in particolare di microparticelle planctoniche.
Habitat e distribuzione
Molto rara, fotofobica e tipicamente notturna. Si trova nel Mar Mediterraneo occidentale, sulla costa dell’Oceano Atlantico e sulle coste della Spagna e del Senegal; comune in Algeria e in Marocco. Vive dai 30 metri di profondità fino agli 800 metri, generalmente su rami di Paramuricea clavata, Eunicella singularis o sulle spugne.
https://it.wikipedia.org/wiki/Astrospartus_mediterraneus
La gorgonia rossa (Paramuricea clavata (Risso, 1826)) è una gorgonia mediterranea della famiglia Plexauridae.
Si presenta come una formazione arborescente con fitte ramificazioni di colore rosso scuro, che forma ventagli che possono raggiungere dimensioni fino ad un metro di altezza. I rami terminali, claviformi, sono a volte di colore giallo. Lo scheletro è proteico; la superficie presenta spicole calcaree che fungono da rifugio per i polipi, retrattili.
Le colonie assumono l’aspetto di un vero e proprio bosco sommerso, tra i cui rami si sviluppa una notevole biodiversità, costituita da pesci e invertebrati d’ogni specie.
Distribuzione e habitat
È una specie tipica del Mar Mediterraneo ove popola i fondali rocciosi solitamente profondi da 25-30 fino a oltre 100 metri, privilegiando gli anfratti poco raggiunti dalla luce. È infatti una specie sciafila, cioè amante della penombra.
Conservazione
La Lista rossa IUCN classifica Paramuricea clavata come specie vulnerabile.
In passato le colonie di gorgonia rossa erano molto numerose, oggi si assiste ad un loro declino in tutto il Mediterraneo, soprattutto nelle acque superficiali in conseguenza del riscaldamento delle acque.
Altri fattori che ne minacciano la sopravvivenza sono la raccolta indiscriminata da parte dei subacquei, e i danni inferti dalla pesca a strascico.
È una specie molto fragile e ad accrescimento molto lento. In virtù di tali caratteristiche è considerata un indicatore biologico dell’equilibrio dell’ecosistema marino.
https://it.wikipedia.org/wiki/Paramuricea_clavata
http://www.iucn.it/scheda.php?id=1248331264
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