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La simbiosi è abbastanza frequente nel mondo sommerso ed in questi giorni abbiamo assistito ad una delle più classiche forme di simbiosi del nostro Mar Mediterraneo, quella tra il Paguro bernardo o Paguro eremita (Pagurus bernhardus) e l’Anemone o Attinia del paguro (Calliactis parasitica). Stiamo esplorando un fondale composto da una parete di coralligeno che varia dai 46 ai 49-50 metri di profondità, che visitiamo spesso per l’ eccezionale presenza di Gorgonie rosse molto alte e prosperose della specie Paramuricea clavata. Questo tipo di fondale presenta una certa biodiversità che rende quasi sempre uniche le immersioni, la fortuna ci ha inoltre aiutato perchè la visibilità sul fondo era insolitamente discreta, circa una decina di metri, caso piuttosto eccezionale viste le caratteristiche del fondale fangoso al di fuori della scogliera.
Symbiosis between hermit crab and anemone – Simbiosi tra paguro e anemone – intotheblue.it
Proprio grazie alla visibilità più unica che rara, siamo riusciti a vedere il Paguro bernardo in movimento con tutto il suo “bagaglio” di conchiglia e due anemoni. Il resto lo si vede bene dal filmato, escluse forse le dimensioni di tutto il “pacchetto” circa 25-30 cm. Abbiamo spesso incontrato il Paguro bernardo, ma mai nella più classica delle configurazioni cioè con le due attinie a protezione collocate sulla conchiglia.
La temperatura sul fondale è di circa 17°C, ed è costante praticamente tutto l’anno, questa nota ci deve far riflettere sul delicato equilibrio di questo ecosistema, già minacciato da fattori umani come l’innalzamento della temperatura del mare e la pesca eccessiva che viene praticata su queste scogliere, sia con reti da posta sia con reti a strascico. Una delle prime cose che abbiamo notato arrivati sul fondale è stata una intera gorgonia alta circa 2 metri completamente strappata dalla scogliera e adagiata morta sul fondala a poca distanza dalle altre.
Gorgonian torn from a net – Gorgonia strappata da rete – intotheblue.it
Siamo quasi certi che la causa di tutto ciò sia proprio l’afferramento di una rete, raramente infatti ci si ancora su fondali di circa 50 metri, mentre più volentieri i pescatori si avvicinano a queste scogliere con le reti cercando di pescare aragoste e pesci come lo scorfano rosso e gli sparidi molto frequenti su questa tipologia di fondale. Quella gorgonia strappata dalla scogliera probabilmente aveva centinaia di anni, ecco perchè, non ci stancheremo mai di ripeterlo, l’unico modo per preservare questi habitat sono i parchi e le aree marine protette.
La simbiosi (dal greco συμβίωσις “vivere insieme”, da σύν “insieme” e βίωσις “vivere”) è qualsiasi tipo di interazione biologica stretta e a lungo termine tra due diversi organismi biologici, sia essa mutualistica, commensalistica o parassitaria.
Symbiosis between hermit crab and anemone – Simbiosi tra paguro e anemone – intotheblue.it
Gli organismi, ciascuno definito simbionte, possono essere della stessa specie o di specie diverse. Nel 1879, Heinrich Anton de Bary lo definì come “la convivenza di organismi diversi”. Il termine è stato oggetto di un dibattito secolare sull’opportunità di denotare specificamente il mutualismo, come nel caso dei lichene; i biologi hanno ormai abbandonato questa restrizione. La simbiosi può essere obbligatoria, il che significa che uno o entrambi i simbiotici dipendono interamente l’uno dall’altro per la sopravvivenza, o facoltativa (opzionale) quando possono generalmente vivere in modo indipendente.
La simbiosi è classificata anche per attaccamento fisico; la simbiosi in cui gli organismi hanno unione corporea si chiama simbiosi congiuntiva, e la simbiosi in cui non sono in unione si chiama simbiosi disgiuntiva. Quando un organismo vive sulla superficie di un altro organismo, come i pidocchi sui soggetti umani, si chiama ectosimbiosi; quando un partner vive nei tessuti di un altro, come il Symbiodinium nel corallo, si chiama endosimbiosi.
https://it.wikipedia.org/wiki/Simbiosi
Il Paguro bernardo (Pagurus bernhardus Linnaeus, 1758) è un crostaceo decapode appartenente alla famiglia Paguridae. È chiamato più volgarmente l’eremita.
Distribuzione
È diffuso lungo le coste europee. Più precisamente è diffuso nel Mar Mediterraneo e nell’Oceano Atlantico. Vive su fondali rocciosi o sabbiosi da 2 a 80 metri di profondità.
Symbiosis between hermit crab and anemone – Simbiosi tra paguro e anemone – intotheblue.it
Descrizione
Può arrivare fino ai 40 mm di lunghezza. Ha il corpo molle e senza il carapace protettivo; usa nuove conchiglie abbandonate ogni volta che il corpo cresce. È uno dei paguri più grandi del Mediterraneo. È ricoperto da peli bianco-gialli con due chele striate prive di peli. Ha grandi peduncoli oculari con striature rosse. La colorazione dei peduncoli può variare dall’arancio al rosso non molto acceso. La conchiglia può mostrare l’attinia Calliactis parasitica e la spugna Suberites domuncula.
Etologia
Si muove su sassi e fondali marini, trascinando la conchiglia con sé. Quando si sente in pericolo il paguro rientra nella conchiglia e ne riesce quando la situazione si è calmata. Vive in ambienti con temperatura sui circa 18°- 22°, ma può arrivare a temperature elevate.
È carnivoro. Mangia tutto ciò che è di origine animale: scarti di pesci, molluschi, gamberi ecc.
https://it.wikipedia.org/wiki/Pagurus_bernhardus
Calliactis parasitica è una specie di anemone di mare associata ai paguri. Vive nell’Oceano Atlantico orientale e nel Mar Mediterraneo a profondità comprese tra la zona intertidale e 60 m (200 piedi). È grande fino a 10 cm × 8 cm (3,9 pollici × 3,1 pollici), con fino a 700 tentacoli, è molto variabile nel colore. La relazione tra C. parasitica e il paguro è mutualistica: l’anemone di mare protegge il paguro con le sue punture e trae beneficio dal cibo lanciato in acqua dai movimenti del paguro.
Symbiosis between hermit crab and anemone – Simbiosi tra paguro e anemone – intotheblue.it
Descrizione
Calliactis parasitica è alta fino a 100 millimetri (3,9 pollici) e larga 80 mm (3,1 pollici), con la base della colonna leggermente più larga. La superficie della colonna è ruvida e coriacea con un aspetto granuloso, ma non ha tubercoli e non è divisa in sezioni. Ha una colorazione variabile,ma di solito è di colore crema o giallo cuoio , con macchie e striature di marrone rossastro o grigiastro, che tendono a formare strisce verticali.
Distribuzione
Calliactis parasitica si trova nell’Oceano Atlantico nord-orientale e nel Mar Mediterraneo. Il suo areale atlantico si estende dall’Europa sud-occidentale fino a nord fino alle coste occidentali del Galles e dell’Irlanda, e alla Manica. Sebbene questa specie sia stata registrata nel Mare del Nord meridionale , tali registrazioni sono considerate dubbie. La distribuzione della profondità di C. parasitica varia da una profondità di 60 metri (200 piedi) alla zona sublitorale; si trova raramente nella zona litorale.
https://en.wikipedia.org/wiki/Calliactis_parasitica
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