Anche quest’anno stiamo assistendo all’ ormai comune e consueto fenomeno dell’ infiorenscenza di mucillagine marina lungo le coste del nostro mare. Contestualmente alla mucillagine si sta però registrando anche una eccessiva proliferazione della microalga Ostreopsis cf. Ovata. Questi due fenomeni non dovrebbero essere collegati o quantomeno non dovrebbero presentarsi contestualmente in maniera così frequente. Mucillagine e Alga tossica Ostreopsis ovata intotheblue.it
Sta di fatto che la Mucillagine è apparsa in circa 4/5 giorni e si sta staccando adesso dalla superficie dei fondali marini dove è presente. Nella costa di Livorno però sta crescendo insieme alla mucillaggine anche quest’ alga tossica: la Ostreopsis cf. Ovata.
L’Ostreopsis ovata è un’alga microscopica unicellulare (gruppo dinoflagellati) che vive comunemente nelle calde acque dei mari tropicali sulla superficie di alghe rosse e brune ma ha trovato condizioni climatiche ottimali di sviluppo anche nelle acque del Mar Mediterraneo, comprese molte aree costiere italiane caratterizzate da coste e fondali a prevalente natura rocciosa. Dal 1998 si è manifestata anche in Toscana …
La proliferazione della microalga Ostreopsis cf. Ovata alle nostre latitudini è legata essenzialmente a fattori climatici quali:
- condizioni meteo-marine stabili (alta pressione atmosferica);
- moto ondoso ridotto (presenza di scogliere naturali o artificiali);
- temperatura dell’acqua relativamente elevata.
I segni caratteristici del fenomeno di fioritura massiva possono essere talora osservabili a occhio nudo:
- formazione sott’acqua di una pellicola brunastra dall’aspetto membranoso e gelatinoso sugli scogli e su tutto ciò che si trova sul fondo;
- presenza di aggregati brunastri (fiocchi e/o filamenti) di consistenza gelatinosa in sospensione; in superficie tali aggregati possono talvolta presentarsi sotto forma di schiume di color bruno-rossiccio;
- talvolta opalescenza dell’acqua.
- Durante la fioritura la presenza di cellule algali, loro frammenti o materiali, oltre che in acqua, si può avere nell’aerosol e nella battigia a seguito di mareggiate, aumentando le occasioni di contatto con le persone.
Nel Mediterraneo l’aumento della proliferazione di Ostreopsis cf. ovata lungo le coste – soprattutto spagnole, francesi e italiane – è stato sporadicamente accompagnato da segnalazioni di effetti sulla salute, a seguito di inalazione/contatto diretto.
Fra questi prevale una sindrome simil influenzale, febbrile-respiratoria, associata o meno a dermatiti o congiuntiviti.
Le tre vie di esposizione a O. cf. ovata. , cutanea, inalatoria e orale, interessano sia l’uso ricreativo delle acque (bagnanti, sportivi, pescatori amatoriali) sia le attività professionali (bagnini, operatori turistici, pescatori, operatori coinvolti in attività di monitoraggio marino costiero.
https://www.arpat.toscana.it/temi-ambientali/acqua/balneazione/ostreopsis-ovata
In questo periodo la temperatura superficiale (purtroppo fino e oltre i 10 metri di profondità) del mare è troppo alta, i nostri computer sub registrano spesso temperature di 27° – 28°, ma anche 29°- 30°C ed è ormai evidente che la proliferazione di meduse e la presenza di queste alghe ne siano una inevitabile conseguenza.
Abbiamo già documentato e filmato questi fenomeni ma la cosa che ci preoccupa sempre di più è che questo è un appuntamento annuale più o meno costante. Tutte le estati siamo testimoni di questi fenomeni che dovrebbero allarmarci riguardo ad un cambio di marcia sempre più necessario verso uno sviluppo sostenibile del nostro Mare e del nostro Pianeta.
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