Gli effetti del riscaldamento globale e dell’attuale crisi climatica si vedono soprattutto sul mare che sta diventando sempre più caldo e salato. Siamo ormai di fronte ad una vera e propria tropicalizzazione del Mar Mediterraneo che sta portando ad un cambiamento troppo rapido e veloce di questo ecosistema, per cui assistiamo sempre di più a invasione di specie aliene, esplosioni di mucillagine e alghe tossiche, diminuzione delle specie ittiche autoctone, riduzione della pesca e del pescato e come si vede da queste immagini proliferazione di meduse. Mediterraneo sempre più caldo temperature record meduse intotheblue.it
Le cause di questo fenomeno sono molteplici: l’aumento delle temperature porta ad una aumento delle meduse perché ne stimola la riproduzione visto che preferiscono le acque calde; un altro motivo è la diminuzione dei pesci che mangiano le larve delle meduse (i polipi), come appunto i tonni e i pesci luna.
In questi giorni la temperatura del mare oscilla dai 28/29 – 30°C, costante giorno e notte fino ad una profondità di circa 10 metri, ed in effetti si sta assistendo ad una vera e propria invasione di meduse in tutto il nostro Mar Mediterraneo. Le meduse che abbiamo filmato nella stesso momento sono le classiche e tipiche meduse del Mediterraneo cioè la Cassiopea mediterranea (Cotylorhiza tuberculata) ed il Polmone di mare (Rhizostoma pulmo).
Queste meduse (non ci stancheremo mai di ripeterlo) sono totalmente innocue e non pericolose! ed è normalissimo incontrarle in estate anche se dobbiamo ammettere che negli ultimi anni la loro presenza ste effettivamente crescendo.
Riportiamo uno stralcio di questo articolo del “Fatto Quotidiano” di Giugno 2024 che ci sembra molto esaustivo in merito.
“…. In vista dell’8 giugno, Giornata mondiale degli oceani, il WWF ha diffuso un report che analizza le condizioni delle nostre acque secondo cui nell’aprile 2023 la temperatura media del mare che bagna gran parte della nostra penisola ha raggiunto un nuovo record negativo, salendo a 21.1 gradi. […] Il report, intitolato “Il respiro degli oceani”, raccoglie gli elementi critici derivanti dal cambiamento del clima che più destano preoccupazione. Tra questi c’è un focus sul mar Mediterraneo, definito dall’associazione ambientalista “l’hotspot” di tale fenomeno, che lo scorso anno ha toccato la temperatura di 21.1° con un aumento medio di quasi un grado rispetto al periodo compreso fra il 1850 e il 1900. La situazione evidenziate dal WWF impatta negativamente sul ruolo chiave dei mari quando si parla di termoregolazione del clima globale e di produzione di ossigeno. Ma i problemi non sono finiti, perché il riscaldamento delle acque favorisce circostanze come la riduzione delle foreste di posidonia, la proliferazione delle meduse e la comparsa massiccia di specie aliene.”
Queste meduse hanno un certo fascino e sono comunque un importante anello della catena alimentare del mare visto che rappresentano una fonte di cibo sicura per molti pesci, cetacei e tartarughe marine, per cui “pescarle per togliere un pericolo dal mare” è un gesto stupido ed inutile, quindi rinnoviamo per l’ennesima volta l’invito a raccogliere la plastica dal mare ed a lasciar vivere le meduse.
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