Tra le tante definizioni di pesca sostenibile troviamo questa: “la pesca sostenibile significa lasciare nei mari abbastanza pesci, rispettare gli habitat e assicurarsi che le persone che dipendono dall’economia della pesca possano mantenere i loro mezzi di sussistenza“. Frase abbastanza d’ effetto ma piuttosto incompleta visto che si parla solo di pesci ed economia. Pesca sostenibile Gorgonia rossa intotheblue.it
Per avere una definizione e un’idea un po’ più completa e chiara dobbiamo allargare la mente e parlare di quello che veramente intendiamo per sviluppo sostenibile.
Per sviluppo sostenibile si intende uno “sviluppo che soddisfi sia le esigenze della generazione attuale che di quelle future“. Se sostituiamo la parola “generazione” con “ecosistema” il concetto appare più completo, universalmente accettabile ed in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite; includendo ambiti ambientali, economici e sociali.
Tornando ad una pesca sostenibile sembra che siano importanti solo gli stock ittici, i sistemi di pesca e la salvaguardia di un sistema economico e sociale. Parlare di responsabilità singole e collettive: cultura, consapevolezza e rispetto di ecosistema, mare e oceano o in modo più generale pianeta, sembrano concetti astratti e utopie difficili da raggiungere o addirittura comprendere.
In concreto quello che vediamo sempre di più sott’acqua è un ambiente sempre di più sfruttato, impoverito e danneggiato dalle nostre azioni. Nei nostri video cerchiamo di documentare tutto ciò, cercando di far capire a tutti noi che quando caliamo in mare un amo, una lenza, una rete, un palamito, un’ ancora con decine di metri e catena, tutte queste azioni non sono prive di conseguenze ed effetti disastrosi.
Nel video si vede un ramo di Gorgonia rossa, Paramuricea clavata, delle dimensioni di un metro e oltre di lunghezza, strappato da pochi giorni dalla scogliera in cui si trovava, adagiato morente sul fondale fangoso. Questa specie e questi coralli quando riescono a raggiungere tali dimensioni hanno un età di circa un centinaio di anni. Raccogliendo il corallo dal fondale si vedono ancora dei polipi aperti e quindi vivi.
Invitiamo quindi le persone a pensare al danno che è stato fatto in circa una manciata di minuti cercando di liberare una rete, una lenza, un’ancora da questa scogliera dove ancora prosperano questi coralli.
Cercando di pensare a soluzioni immediate ed efficaci per salvaguardare questi ecosistemi l’unica attuabile è il divieto di qualsiasi tipo di pesca, o ancoraggio; quindi ritorniamo a dire che i parchi marini e le aree protette al momento sono l’unico modo per salvaguardare queste scogliere che sono un tassello fondamentale per salvaguardare la biodiversità e la salute del nostro mare.
La gorgonia rossa (Paramuricea clavata (Risso, 1826)) è una gorgonia mediterranea della famiglia Plexauridae.
Descrizione
Si presenta come una formazione arborescente con fitte ramificazioni di colore rosso scuro, che forma ventagli che possono raggiungere dimensioni fino ad un metro di altezza. I rami terminali, claviformi, sono a volte di colore giallo. Lo scheletro è proteico; la superficie presenta spicole calcaree che fungono da rifugio per i polipi, retrattili.
Le colonie assumono l’aspetto di un vero e proprio bosco sommerso, tra i cui rami si sviluppa una notevole biodiversità, costituita da pesci e invertebrati d’ogni specie.
Distribuzione e habitat
È una specie tipica del Mar Mediterraneo ove popola i fondali rocciosi solitamente profondi da 25-30 fino a oltre 100 metri, privilegiando gli anfratti poco raggiunti dalla luce. È infatti una specie sciafila, cioè amante della penombra.
Conservazione
La Lista rossa IUCN classifica Paramuricea clavata come specie vulnerabile.
In passato le colonie di gorgonia rossa erano molto numerose, oggi si assiste ad un loro declino in tutto il Mediterraneo, soprattutto nelle acque superficiali in conseguenza del riscaldamento delle acque.
Altri fattori che ne minacciano la sopravvivenza sono la raccolta indiscriminata da parte dei subacquei, e i danni inferti dalla pesca a strascico.
È una specie molto fragile e ad accrescimento molto lento. In virtù di tali caratteristiche è considerata un indicatore biologico dell’equilibrio dell’ecosistema marino.
https://it.wikipedia.org/wiki/Paramuricea_clavata
https://www.iucn.it/scheda.php?id=1248331264
Gallery