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Il Grande barracuda (Sphyraena barracuda) è un pesce d’acqua salata appartenente alla classe Actinipterygii, all’ordine Scombriformes, alla famiglia Sphyraenidae. Vive nelle acque tropicali e subtropicali di tutti gli oceani. Gli esemplari giovani vivono nelle acque basse costiere, prevalentemente tra le mangrovie e le scogliere. Gli adulti vivono pressoché ovunque, dai porti, alle baie alle acque pelagiche. Il corpo è fusiforme, estremamente allungato, con dorso e ventre orizzontali, leggermente obliqui verso il lungo e potente peduncolo caudale. La testa è affusolata, con due potenti mascelle fornite di denti aguzzi. Le pinne sono corte e appuntite, la coda è larga e fortemente forcuta. La livrea è argentea, con molte strisce scure verticali lungo i fianchi, e pinne brune.
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Tra i barracuda è quello di maggiore taglia potendo raggiungere 1,8 e raramente i 2 m di lunghezza, e un peso sino a 50 kg. In generale, i barracuda sono pesci allungati con mascelle potenti. La mascella inferiore della grande bocca sporge oltre quella superiore. I barracuda possiedono denti forti, simili a zanne, di dimensioni disuguali e inseriti in cavità nelle mascelle e sul tetto della bocca. La testa è piuttosto grande, appuntita e simile a un luccio. Le branchie non hanno spine e sono ricoperte da piccole scaglie. Nelle fasi giovanili è predato dalla Lampuga. I barracuda possono raggiungere i 14 anni di età. La dieta di questi grandi predatori della barriera corallina è composta quasi esclusivamente da pesci, cefalopodi e, occasionalmente, gamberi.
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Il grande barracuda è commestibile, ma pescato prevalentemente a scopo di sussistenza dalle popolazioni costiere locali. Gli attacchi agli esseri umani sono documentati ma sono rari, effettuati di solito con un rapido morso che provoca seri danni, ma raramente risulta mortale per la vittima. Si pensa che l’attacco sia provocato dallo scintillare di oggetti metallici (collane, bracciali, coltelli da sub) che i barracuda scambierebbero per pesce azzurro.
(tratto da Wikipedia)
