Il Re di triglie, Apogon imberbis, conosciuto comunemente anche come Pesce Cardinale mediterraneo, è un pesce d’acqua salata della famiglia Apogonidae. Questa specie è diffusa nel Mar Mediterraneo e nell’Oceano Atlantico orientale, dal Portogallo fino al Golfo di Guinea, sulle coste delle Azzorre, di Madera e delle Canarie. Da -1 fino a -250 metri di profondità, in gruppi anche di molti individui che si raccolgono in grotte e zone buie. Il corpo è di colore rosso acceso o rosa, con grandi occhi di colore scuro solcati da due bande più chiare. Talvolta possono essere presenti dei punti neri in prossimità del peduncolo caudale. Le pinne sono dello stesso colore del corpo, la pinna caudale doppia e corta. Può raggiungere una lunghezza massima fino a 15 centimetri.

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Apogon imberbis ha un corpo compresso, ovato, con una testa grande e un occhio molto grande, molto più grande del muso. Ha una bocca grande e obliqua con una mascella inferiore sporgente, che contiene file di piccoli denti villiformi sulla mandibola, sul palato e sul vomere. Il margine del preopercolo è solo leggermente seghettato e la cresta preopercolare è liscia. La pinna pettorale è lunga e raggiunge l’origine della pinna anale e la pinna caudale è omocerca. Le scaglie sono grandi e di forma ctenoide e la linea laterale conta 22-30 scaglie. Il corpo e le pinne sono di colore rosso o rosa, più scuro sul dorso e sulla superficie superiore della testa. Ci sono due o tre macchie scure, occasionalmente unite, lungo la base della pinna caudale. La dimensione massima registrata è di 15 cm di lunghezza standard, anche se è più comune 10-12 cm. Le due pinne dorsali recano complessivamente 7 spine e 9-10 raggi molli; la pinna anale presenta 2 spine e 8-9 raggi molli

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Si nutre di crostacei e altri pesci. Di giorno si rifugia in grotte o zone protette, mentre la notte esce in acque aperte per procacciarsi il cibo. La riproduzione, che avviene nel periodo estivo, è di tipo interno: le uova vengono deposte dalla femmina all’interno della bocca del maschio che le trattiene fino alla schiusa. L’Apogon imberbis viene occasionalmente utilizzato come esca per la pesca con l’amo e la lenza, ma in alcune parti del suo areale viene consumato dagli esseri umani. Viene occasionalmente commercializzato per essere inserito negli acquari marini.
(tratto da Wikipedia)