Il Pesce Spazzino, Pempheris oualensis (Sweeper fish), è un pesce osseo marino appartenenti alla famiglia Pempheridae e all’ordine Perciformes. La famiglia contiene circa 26 specie suddivise in due generi. La specie Pempheris xanthoptera è l’obiettivo della pesca di sussistenza in Giappone, dove il pesce è molto apprezzato per il suo sapore. Questi pesci vengono occasionalmente tenuti negli acquari marini. I Pempheridae sono diffusi nei mari e negli oceani tropicali ad eccezione dell’Oceano Atlantico orientale. Il Pempheris vanicolensis è penetrato nel Mar Mediterraneo orientale dal Mar Rosso a seguito della migrazione lessepsiana ed è ora diffuso ad ovest fino alla Tunisia. Popolano le acque limpide dei fondi duri come scogliere o le barriere coralline a partire dalla superfice sino ai 30 metri di profondità.

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Questi pesci hanno un aspetto caratteristico che li distingue, alto e compresso ai lati, con ventre bombato e peduncolo caudale sottile. Hanno grandi occhi posti vicino al bordo anteriore del muso e bocca grande e obliqua. La pinna dorsale e unica e posta al centro del dorso, breve e alta, di solito priva di raggi spinosi. La pinna anale è lunga e di solito piuttosto bassa; la pinna caudale è tronca o leggermente incisa. La linea laterale è spesso ben visibile e continua fin sulla pinna caudale. La loro forma ricorda un po’ i pesci accetta. Possono essere presenti sia scaglie cicloidi che ctenoidi . Alcune specie hanno ghiandole capaci di produrre luce dando luogo alla bioluminescenza.

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Il colore è rossastro, bruno rame e talvolta giallastro nei Pempheris, semitrasparente nei Parapriacanthus. La misura massima raggiunge i 30 cm ma la maggior parte delle specie non raggiunge i 20. Sono notturni, passano il giorno nascosti in grotte e anfratti ed escono la notte per cibarsi. Si nutrono di zooplancton. Si crede che le uova e le larve siano pelagiche. È noto che la specie, Pempheris compressa dell’Australia, entra negli estuari costieri durante la fase giovanile formando banchi anche numerosi.
(tratto da Wikipedia)
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