Lobactis scutaria

Lobactis è un genere di corallo a piastre o corallo fungo della famiglia Fungiidae. Il genere è monotipico con un’unica specie: Lobactis scutaria , che si trova nella dell’Indo-Pacifico. E’ un corallo solitario, non coloniale, che vive libero e non attaccato al fondale marino. Ha forma discoidale o allungata e può raggiungere dimensioni molto grandi, alcuni anche 30 centimetri. Il polipo può essere lungo fino a 17 centimetri ed è incorporato in una cavità a forma di coppa nota come corallite, circondata da materiale calcareo.

Lungo questo ci sono costole strette conosciute come setti, ciascuna con un alto lobo tentacolare vicino alla sua origine al centro. I setti portano denti non lobati e ulteriori lobi tentacolari negli intervalli in cui i setti si dividono. All’esterno della corallite continuano le coste recanti file di minuscole spine.

Lobactis scutaria - www.intotheblue.it - www.intotheblue.link

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La faccia inferiore del corallo reca una cicatrice derivante dal suo distacco dal fondale quando era giovanile. Il colore varia, spesso è marrone, giallastro o blu con lobi tentacolari contrastanti. Il polipo ha una bocca centrale a fessura e un piccolo numero di tentacoli corti e affusolati. E’ presente nell’Oceano Indiano sui pendii superiori della barriera corallina, soprattutto dove vi è un notevole movimento dell’acqua causato dell’azione delle onde. Si trova solitamente sulla sabbia o su letti di frammenti di corallo. Viene spesso associato ad altre specie di Madrepore. E’ un corallo carnivoro e cattura plancton, gamberetti e piccoli pesci con i suoi tentacoli.

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E’ un corallo ermafrodita. Le uova e lo sperma vengono espulsi attraverso la bocca e, dopo la fecondazione, si sviluppano in larve di planula che fanno parte del plancton. Dopo qualche tempo queste si depositano sul fondo del mare e subiscono metamorfosi. I giovani si attaccano al substrato e iniziano a nutrirsi, espellendo i loro duri scheletri e crescendo. Successivamente si staccano dalla base e vanno alla deriva sul fondo del mare. I polipi si nutrono sia di giorno che di notte.

(tratto da Wikipedia)

 

 

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