Cinto di venere - Cestus veneris
Ctenoforo con i veli - Leucothea multicornis
Ctenoforo di vetro - Bolinopsis vitrea
Ctenoforo tentacolato - Bolinopsis infundibulum
Noce di Mare - Mnemiopsis leidyi
Il phylum Ctenophora (dal greco: ktenos, “pettine” e phoros, “che porta”), o Ctenofori, è costituito da circa 100 specie di animali marini, in prevalenza predatori o filtratori planctonici, dal corpo trasparente quasi interamente costituito d’acqua e lunghi qualche centimetro. Una recente ricerca suggerisce che le specie appartenenti a questo phylum si siano sviluppate in maniera del tutto indipendente dalle altre specie marine primitive (come ad esempio le spugne), essendo prive di buona parte delle caratteristiche fisiologiche che caratterizzano le specie più evolute.
Ctenophora Ctenofori ctenophore comb jellies intotheblue.it
Mnemiopsis leidyi – Eccessiva proliferazione per il riscaldamento marino – Excessive proliferation for marine heating – intotheblue.it
Anatomia e fisiologia
Ad eccezione di alcune specie bentoniche, col corpo appiattito atto a strisciare sul fondo, la maggior parte degli Ctenofori mostra una forma più o meno sferica. Dalla parte superiore del corpo, il polo apicale, si dipartono 8 file di bande meridiane provviste ciascuna di una serie di pettini o ctenidi. Lo ctenidio è una paletta vibratile munita di ciglia che, battendo coordinatamente assieme alle altre, permette all’organismo di spostarsi lentamente nell’ambiente pelagico.
La coordinazione dei movimenti dei pettini è regolata da una statocisti, un organo di senso statico posto sul polo apicale, che collega il sistema nervoso alle bande ciliate e permette ad esse di vibrare con la stessa frequenza o con frequenze diverse, a seconda del movimento che intende compiere l’animale. Come per gli Cnidari, di cui sono stati in passato erroneamente ritenuti parenti, il sistema nervoso non è centralizzato ed è costituito da una semplice rete nervosa subepiteliale.
Riproduzione e sviluppo
Gli Ctenofori sono ermafroditi sufficienti e l’autofecondazione è un adattamento alla vita solitaria condotta nel mare aperto. I gameti, uova e spermatozoi, vengono prodotti nella cavità gastrovascolare e, attraverso la bocca, espulsi all’esterno dove avviene la fecondazione. Lo zigote dà origine ad una larva planctonica, chiamata cidippide, che metamorfosa in un adulto. Alcune specie possiedono due maturità sessuali (dissogonia), una nello stadio larvale e una nello stadio adulto, intervallate da un periodo in cui le gonadi sono atrofiche; questo meccanismo serve a favorire una rapida crescita della popolazione. Ctenophora Ctenofori ctenophore comb jellies intotheblue.it