Stella marina Nardoa - Nardoa galatheae

La Stella marina Nardoa, Nardoa galatheae, si trova nelle scogliere poco profonde dell’Oceano Indiano e dell’Oceano Pacifico, è una stella marina della famiglia Ophidiasteridae. Gli Ophidiasteridae sono una famiglia di stelle marine con circa 30 generi.

Presenti sia nell’Oceano Indo-Pacifico che in quello Atlantico, gli ofidiasteridi hanno la massima diversità nell’Indo-Pacifico. Molti dei generi di questa famiglia mostrano colori e motivi brillanti, che a volte possono essere attribuiti all’aposematismo e alla cripsi per proteggersi dai predatori.

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Alcuni ofidiasteridi possiedono notevoli poteri di rigenerazione, che consentono loro di riprodursi asessualmente o per sopravvivere a gravi danni causati da predatori o forze della natura (un esempio per questo è il genere Linckia). Alcune specie appartenenti a Linckia, Ophidiaster Phataria perdono singole braccia che rigenerano il disco e i restanti raggi per formare un individuo completo. Alcuni di questi si riproducono anche asessualmente per partogenesi. Il nome della famiglia è tratto dal genere Ophidiaster, i cui arti sono snelli, semitubolari e serpentini.

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La stella marina Nardoa galatheae appartiene al phyilum Echinodermata. Gli echinodermi hanno, all’interno del corpo, un solo sistema di canali acquiferi, che servono loro per respirare, per catturare la preda e per la locomozione. L’acqua, entrando attraverso una piastra forata passa attraverso un complicato sistema di canali connesso con piccoli pedicelli ambulacrali.

Ogni pedicello si allarga a formare una piccola sacca o ampolla, mentre all’estremità termina con una ventosa. Siccome l’acqua viene forzata dentro e fuori il pedicello, questo alternativamente aderisce al terreno quando è gonfio d’acqua e se ne distacca quando si contrae. Ogni animale possiede centinaia di pedicelli ambulacrali, che escono attraverso minuscoli fori del dermascheletro.

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Quando gli echinodermi si spostano su un fondo sabbioso, i pedicelli ambulacrali non funzionano; perché le ventose possano entrare in azione, occorre che l’animale si muova su un fondo duro, ad esempio roccioso. Le stelle di mare si servono delle ventose anche per aprire le conchiglie dei molluschi. Gli echinodermi sono animali sprovvisti di occhi ma ugualmente capaci di recepire i segnali luminosi. Le estremità dei pedicelli ambulacrali rappresentano infatti anche la sede su cui sono disposte le cellule fotorecettrici che cooperano in maniera sinergica e funzionano nel complesso come un unico grande occhio.

 

 

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