Il Rombo di rena
Il Rombo di rena, Bothus podas, appartiene alla classe Osteichthyes, alla sottoclasse Actinopterygii, ordine Heterosamata, famiglia Bothidae. È una specie diffusa in tutto il Mar Mediterraneo e nell’Oceano Atlantico orientale tra lo stretto di Gibilterra e l’Angola. Nei mari italiani è comune ovunque. Popola fondali di sabbia sottile tra 2 e 400 metri di profondità e si incontra frequentemente in acque molto basse. Ha il tipico aspetto appiattito dei pesci piatti con entrambi gli occhi sul lato sinistro del corpo, che è molto largo. La linea laterale ha una doppia curva nella sua parte più anteriore. La bocca è piccola e portata su un breve muso sporgente; la mandibola è più lunga della mascella. C’è un evidente dimorfismo sessuale: il maschio ha gli occhi molto distanti ed il profilo frontale piatto. Anche nella femmina comunque gli occhi non sono vicini.

La livrea può essere color sabbia con chiazze scure irregolari e sfumate oppure più scura con macchie ocellate scure con centro chiaro, ben definite. Quest’ultima colorazione è più frequente nei maschi. Inoltre la livrea consente a questi pesci di mimetizzarsi con il fondale sabbioso e per questo è molto difficile riuscire ad individuarlo. Può raggiungere la lunghezza di 40 cm ma di solito non supera i 20 cm. Si nutre di invertebrati bentonici e piccoli pesci. Si riproduce in primavera-estate; le uova e le larve sono pelagiche. L’occhio destro migra ad una lunghezza di circa 3 cm, quando la larva ha delle macchie rosse alla base della pinna dorsale e della pinna anale. Si cattura in quantità con reti a strascico e da posta. Abbocca inoltre molto facilmente a qualsiasi esca animale ma non ha valore per le sue esigue dimensioni. Le carni sono comunque buone, soprattutto se fritte o in zuppa, ma vi sono ricette culinarie che utilizzano il Rombo di rena al pari della Sogliola
(tratto da Wikipedia)







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