Tridacna Maxima
Tridacna maxima è il più grande bivalve della famiglia Tridacnidae. Popolare tra gli acquariofili, si trova spesso in un acquario marino. In Polinesia questa specie è chiamata “Pahua” ed entra nella cucina locale. Il loro habitat è rappresentato dalle acque basse delle barriere coralline nei mari caldi dell’area Indo-Pacifica. Questi organismi vivono in simbiosi con alghe unicellulari fotosintetiche (zooxantelle) entro i loro tessuti viventi che forniscono loro la maggior parte dell’energia per la vita e la crescita. Il genere è presente dal Cretacico inferiore. Tutte le specie del genere Tridacna sono protette seconde le indicazioni dell’appendice II della CITES (Convention on International Trade of Endangered Species).

Gli adulti sviluppano un grande guscio che aderisce al substrato con il bisso, un ciuffo di filamenti lunghi e tenaci che sporgono da un foro vicino alla cerniera. È un bivalve sessile che può raggiungere dimensioni impressionanti da 40-60 cm sino a 1,6 metri Durante il giorno, apre il suo mantello, spesso molto colorato (blu, verde, violetto…) per garantire la fotosintesi delle sue alghe simbiotiche, che contribuiscono a nutrirla. È comunque in grado di ritrarsi molto rapidamente e di chiudersi improvvisamente rompendo qualsiasi oggetto che potrebbe trovarsi tra le sue due solide valve azionate da un muscolo estremamente potente.

Conchiglia di forma sub-ovale, inequilaterale; cerniera eterodonte diritta, sviluppata sul lato posteriore, con da 1 a 2 denti cardinali robusti, obliqui e lamellari e denti laterali posteriori (mancano i denti laterali anteriori). Orifizio bissale moderatamente ampio e oblungo. Ornamentazione massiccia, a grandi pieghe (pliche) radiali alternate a solchi in numero variabile da 4-5 fino a una decina che interessano sovente tutto lo spessore della valva; a una piega su una valva corrisponde un solco sull’altra, determinando la tipica commissura ondulata; a seconda delle specie si possono avere anche coste e costelle secondarie più fini e linee o rughe di accrescimento concentriche; l’incrocio degli elementi radiali e concentrici determina un’ornamentazione a reticolo. Talora abbiamo scaglie rilevate sulle pliche. Dimensioni fino a oltre un metro (massime intorno a 140 cm).
(tratto da Wikipedia)








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