Addio ad un caro amico
Durante la navigazione per raggiungere il nostro punto di immersione abbiamo incontrato un Delfino morto. Siamo a 4,5 miglia al largo di Castiglioncello, in Provincia di Livorno, nella zona considerata il “Santuario dei Cetacei” perché nel periodo estivo molti mammiferi marini vengono qui per riprodursi. Si tratta di un Tursiope, (Tursiops truncatus), molto comune nel Mediterraneo; sono animali sociali che vivono in branco e che abbiamo incontrato molte volte durante le nostre uscite in mare, ma questa volta dobbiamo a malincuore dire addio…ad un caro amico!

Dall’inizio dell’anno 2019 sono stati segnalati in Toscana 26 casi di morte di delfini, una media più alta rispetto allo stesso periodo del 2018. Non si conoscono al momento le cause di morte; gli studiosi dell’Università di Siena e dell’Acquario di Livorno sono stati incaricati di eseguire gli accertamenti per conoscere le cause. L’inquinamento, le plastiche, e i cambiamenti climatici possono essere considerati tra i fattori determinanti. addio…ad un caro amico!

Il Delfino che abbiamo incontrato, come abbiamo appena detto è un Tursiope femmina. I tursiopi presentano un corpo fusiforme simile a quello dei pesci che assicura loro una grande idrodinamicità, riducendo l’attrito con l’acqua. Come tutti i Cetacei, i tursiopi sono quasi completamente privi di peli. I tursiopi pelagici hanno corpo più grande e robusto rispetto a quelli costieri e presentano differenze anche nella composizione dell’emoglobina del sangue. Queste differenze sembrano essere dovute al fatto che i tursiopi pelagici compiono immersioni più profonde rispetto a quelli costieri. La colorazione è pressoché identica in entrambe le popolazioni e appare di colore grigio con varie sfumature sul dorso e bianco sul ventre. Sui fianchi il grigio diviene più chiaro. Questa colorazione fa sì che i delfini siano difficilmente identificabili se osservati dal basso o dall’alto.

Queste morti ci hanno colpito molto perché il Delfino è sempre stato considerato dai marinai e dai naviganti di tutto il mondo un amico, allegoria della resurrezione per i cristiani e leggendario per tutte le culture. Lo troviamo descritto nella mitologia e nella cultura greca e latina e rappresentato nella storia dell’arte quale simbolo dell’amicizia tra uomo e mare.




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