Siamo in Sardegna tra Cagliari e Capoterra e negli stagni del Montelargius (Cagliari) dove diverse colonie di fenicotteri sono ormai diventati stanziali dal 1993.
Questa specie originaria dell’Africa ha trovato il suo habitat ideale nel sud della Sardegna nelle acque salmastre di Cagliari e dintorni, dove ormai nidifica da diversi anni, nutrendosi di alghe gamberi e piccoli molluschi presenti nelle zone lagunari. Le cause sono ancora ignote, probabilmente il riscaldamento globale ha fatto sì che questa specie migrasse in cerca di nuovi habitat, alcuni esemplari sono stati avvistati addirittura nella laguna di Orbetello in Toscana. Il fatto è che in Sardegna ormai il Fenicottero è diventata una specie stanziale.
Piuttosto schivo nei confronti dell’uomo, ha colonizzato ormai questi stagni limitrofi alle zone urbanizzate, e come possiamo vedere dalle foto scattate questo inverno anche gli esemplari più giovani (quelli che non hanno ancora sviluppato il piumaggio rosa) sono ormai omnipresenti. Sotto riportiamo alcune notizie trovate in rete.
http://www.uccellidaproteggere.it/Le-specie/Gli-uccelli-in-Italia/Le-specie-protette/FENICOTTERO
FENICOTTERONOME SCIENTIFICO: Phoenicopterus roseus
Ordine: Phoenicopteriformes Famiglia: Phenicopteridae
Alto fino a un metro e mezzo, il Fenicottero è un grande uccello presente praticamente in tutto il mondo. Coloratissimo – nella sua sottospecie nominale – nidifica dalle Indie Occidentali alle Galapagos. È invece il più “comune” Fenicottero rosa ad essere tipico delle nostre latitudini, ma anche dell’Asia sud-occidentale e dell’Africa.
Specie tipicamente mediterranea, il Fenicottero nidifica in Italia solo dal 1993, quando i primi nidi sono stati avvistati nell’area di Montelargius, in Sardegna. In seguito, riproduzioni tentate – e spesso riuscite – si sono verificate in Toscana, Puglia, nelle Valli di Comacchio, dove gruppi consistenti di questi uccelli si radunano anche in porzioni della zona umida non lontane da villaggi o aree urbanizzate.
Migratrice, svernante e – dal 1993 – anche nidificante, il Fenicottero si caratterizza appunto per un’elevatissima mobilità. Solo la lettura degli anelli colorati hanno permesso di scoprire come molti individui si spostino per ampie porzioni del Mediterraneo, da una stagione all’altra, a volte all’interno della stessa stagione. Piumaggio rosa – anche intenso – e stretta dipendenza dagli ambienti umidi con buona disponibilità di cibo (tipicamente alghe e molluschi) caratterizzano questa specie.
Ma è anche un’altra peculiarità ad aver reso celebre il Fenicottero nell’immaginario collettivo, e cioè quella lunga corsa che precede l’involo, durante la quale risaltano le lunghissime zampe e il collo altrettanto allungato, mentre il becco, tipicamente ricurvo verso il basso, non serve tanto per afferrare la preda, quanto per filtrare direttamente dall’acqua, tramite particolari lamelle, i piccoli microrganismi che costituiscono la parte principale della dieta di questa specie.