Questa ostrica, Ostrica spinosa o Spondilo, Spondylus gaederopus, è diventata rara da incontrare per varie ragione; alcuni sostengono che vi sia stata una eccessiva pesca per scopi alimentari, altri sostengono che la loro rarefazione sia dovuta ad una epidemia che ha interessato la specie. Conosciuto come Spondilo lo possiamo trovare nelle scogliere superficiali fino ad una profondità di 50 metri.
Lo Spondylus gaederopus è una specie di mollusco bivalve marino, un’ostrica spinosa della famiglia Spondylidae. Questa specie è endemica del Mar Mediterraneo. E’ conosciuto come Ostrica spinosa anche se in realtà non sono vere e proprie ostriche. Infatti non sono strettamente imparentati con le vere ostriche (famiglia Ostreidae); tuttavia condividono alcune abitudini come cementarsi alle rocce piuttosto che attaccarsi con un bisso.
Le due metà dei loro gusci sono unite con un tipo di cerniera a sfera, piuttosto che con una cerniera dentata come è più comune in altri bivalvi. Inoltre conservano ancora vestigia di padiglioni auricolari anteriori e posteriori ( “orecchie”, lembi di conchiglia triangolari) lungo la linea di cerniera, una caratteristica delle capesante, sebbene non delle ostriche.
Lo Spondylus gaederopus si attacca al substrato con la valva inferiore, solitamente bianca, mentre la valva superiore è solitamente viola. Tuttavia, esistono esemplari tutti bianchi o tutti viola. Il mollusco è commestibile, e viene consumato soprattutto in Sardegna. Gli Spondylus sono alimentatori filtranti. Gli adulti vivono cementati a substrati duri, caratteristica che condividono, per evoluzione convergente, con ostriche vere e scrigni. Come questi ultimi sono protetti da spine e da uno strato di epibionti e, come i primi, possono produrre perle.
Il tipo di substrato che usano dipende dalla specie: molti si attaccano solo al corallo e la più grande diversità di specie si trova nelle barriere coralline tropicali; altri, (in particolare S. spinosus), invece, si adattano facilmente alle strutture artificiali. Altre ancora si trovano spesso attaccate ad altre conchiglie, forse le più comuni appartenenti al genere Malleus.
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