La Salpa maxima è arrivata anche nell’alto Mar Tirreno o basso Mar Ligure, cioè nelle acque di Livorno e provincia dove spesso ci immergiamo. Si tratta di un Tunicato; a prima vista sembra un incrocio tra un pesce ed una medusa ma non è né l’uno né l’altro, è in realtà un invertebrato trasparente appartenente all’ordine dei Salpidae subphylum Tunicata, proveniente dagli oceani più profondi e rarissimo nel Mediterraneo.
Si tratta quindi di una delle tante specie aliene ma la sua presenza sembra un evento positivo che non dovrebbe spaventarci o preoccuparci ma piuttosto rallegrarci perché questa specie sembra sia un gran bene per l’ecosistema marino, sono soprannominati i ‘pulitori dal mare’ perché catturano l’anidride carbonica presente nell’acqua e l’accumulano sui fondali, contribuendo così alla salvaguardia dell’ambiente marino e a contrastare gli effetti dell’inquinamento.
Inoltre non sono urticanti e pericolose per l’uomo. Tutt’altro: sono animali filtratori di particelle vegetali, quindi, preziosissime per la salute del mare. Sono organismi pelagici, ossia svolgono gran parte del suo ciclo vitale lontano dal fondo del mare.
Quindi se li vedete non li uccidete ma osservateli e fotografateli perché si tratta di una specie rara per il nostro mare. Noi l’abbiamo incontrata dopo un’immersione al largo di circa 5 miglia dalla costa a fine decompressione e abbiamo avuto la fortuna di filmarla strizzando gli ultimi ampere dalle batterie delle nostre torce e webcam.
Ricercando qualche notizia sul web abbiamo visto che in questi giorni ci sono stati avvistamenti anche in Calabria e Campania nelle acque di Punta Campanella, quindi si tratta di un evento generalizzato che potrebbe farci pensare ad un bell’episodio di biodiversità e non al solito allarme di invasione di specie aliene.
Le salpe (Salpida Forbes, 1853) sono un ordine dei Taliacei. Si muovono contraendosi, pompando l’acqua attraverso il corpo gelatinoso e si nutrono di fitoplancton che viene filtrato dall’acqua pompata. Si tratta quindi di organismi planctonici e filtratori.
Distribuzione
Le salpe sono comuni nelle zone equatoriali, temperate e nei mari freddi dove possono essere viste in superficie, da sole o in lunghe colonie. La concentrazione maggiore di salpe si trova nell’Oceano Antartico dove sono a volte più abbondanti delle krill. Dal 1910, mentre la popolazione di krill è iniziata a diminuire, la popolazione di salpe sembra aumentare. Sono state viste in numero crescente lungo le coste di Washington. Nell’estate 2019 avvistate in quantità abbondante anche nel mare Ionio e più precisamente sulle spiagge del litorale di Taranto.
Descrizione
Animali dalla struttura trasparente e gelatinosa, dotati di fasce muscolari primitive (emimiali). Nel corso della loro evoluzione hanno perso la corda e sviluppato un apparato digerente di forma tubulare.
Le salpe hanno un complesso ciclo vitale, con un’alternanza obbligata di generazioni. Entrambe le porzioni del ciclo vitale esistono contemporaneamente in mare. La fase di vita solitaria, conosciuta come oozoide, è un animale singolo che si riproduce asessualmente creando una catena di centinaia di individui. La catena costituisce la fase aggregata del ciclo vitale, conosciuta come blastozoide. Gli individui della catena rimangono attaccati tra loro, e ciascuno cresce e si riproduce sessualmente (i blastozoidi sono ermafroditi sequenziali). Gli oozoidi risultanti sono poi rilasciati per ricominciare il ciclo. L’alternanza di generazioni permette un tempo inter-generazione breve. Quando il fitoplancton è abbondante, questo porta a dei rapidi incrementi del numero di salpe (bloom) che terminano quando non c’è più abbastanza nutrimento.
https://it.wikipedia.org/wiki/Salpida
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