Il Corallo di Staghorn

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Staghorn coral Acropora cervicornis Corallo di Staghorn intotheblue.it

corallo di Staghorn - Staghorn coral - Acropora cervicornis

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Il corallo di staghorn,  Acropora cervicornis  è un corallo sassoso ramificato con rami cilindrici che vanno da pochi centimetri a oltre due metri di lunghezza e altezza. Si trova negli ambienti della barriera corallina ad una profondità che va da 0 a 30 m. Il limite superiore è definito dalle forze d’onda e il limite inferiore è controllato da sedimenti sospesi e disponibilità di luce.  Questo corallo mostra la crescita più rapida di tutti i coralli frangiati noti, con rami che crescono in lunghezza di 10-20 cm all’anno. Questo è stato uno dei coralli  più importanti in termini di contributo alla crescita dei reef e all’habitat della pesca.

corallo di Staghorn - Staghorn coral - Acropora cervicornis

corallo di Staghorn – Acropora cervicornis – intotheblue.it

corallo di Staghorn - Staghorn coral - Acropora cervicornis

Staghorn coral – Acropora cervicornis – intotheblue.it

La barriera corallina è una formazione tipica dei mari e oceani tropicali, composta da formazioni rocciose sottomarine biogeniche costituite e accresciute dalla sedimentazione degli scheletri calcarei dei coralli, animali polipodi facenti parte della classe antozoa, phylum Cnidaria. Questo tipo di ambiente è unico in quanto le barriere hanno creato delle isole e delle lagune in mari profondi, modificando sia il fondo sia le coste (ricoperte di sabbia finissima, frutto dell’erosione marina sui coralli e dell’azione di alcuni pesci che si cibano dei polipi). La barriera corallina fa parte di una piattaforma carbonica, e generalmente ne costituisce la fascia marginale verso mare. Verso terra è spesso (ma non necessariamente) separata dalla costa da lagune molto alte.

Nell’immaginario collettivo e non solo, le barriere coralline rappresentano un mondo sommerso variopinto e altamente ricco in biodiversità. Le caratteristiche uniche dell’habitat che si crea a ridosso dei reefs sono dovute alla presenza dei coralli stessi che offrono riparo e protezione a migliaia di specie di pesci, crostacei, molluschi ed echinodermi.

Sono oltre 4.000 le specie di pesci che abitano le barriere coralline. Le ragioni di questa diversità sono ancora oggetto di approfondimento  degli scienziati. Le barriere coralline sane possono produrre fino a 35 tonnellate di pesce per chilometro quadrato ogni anno e quindi sono una importante risorsa, da non sfruttare in modo eccessivo come sta avvenendo, per l’alimentazione umana in particolare per quei popoli che le abitano; è chiaro barriere danneggiate ne producono molto meno.

(tratto da Wikipedia)

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Stefano ha scritto / wrote 117 articoli / Posts.
Questo articolo è stato scritto il / This article was written on 10/11/2018
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