Amphiprion clarkii (Bennett, 1830), detto pesce pagliaccio di Clark o pesce pagliaccio dalla coda gialla, è un pesce d’acqua salata appartenente alla famiglia Pomacentridae e alla sottofamiglia Amphiprioninae diffuso nelle barriere coralline dell’Indo-Pacifico. Si tratta di una specie, come tutti i pesci pagliaccio, nota per il suo rapporto di simbiosi con alcune specie di anemoni di mare. Amphiprion clarkii pesce pagliaccio di Clark o coda gialla intotheblue.it
Descrizione
Il pesce pagliaccio di Clark presenta un corpo di forma ovoidale, compresso ai fianchi, con pinne arrotondate. La sua livrea ha generalmente tre bande bianche, l’ultima delle quali, vicino alla coda, è poco visibile ma comunque presente. Una caratteristica che permette di distinguerlo da specie simili, come Amphiprion tricinctus, è la pinna caudale bianca o gialla, che è sempre più chiara rispetto ai colori del corpo. Amphiprion clarkii pesce pagliaccio di Clark o coda gialla intotheblue.it
Comunque la sua colorazione varia molto a seconda dall’areale geografico; può essere anche completamente giallo o variare dall’arancione con tonalità scure. Se associato agli anemoni del genere Stichodactyla, il pesce pagliaccio di Clark ha la colorazione in prevalenza nera. Data la sua ampia distribuzione indopacifica presenta una elevata variabilità morfologica. Uno studio, basato sulla variabilità della colorazione e di altri caratteri morfologici, di popolazioni localizzate in sei differenti aree situate al largo delle coste giapponesi, ha evidenziato clini con andamento latitudinale.
Raggiunge una lunghezza di 15 cm.
Distribuzione e habitat
Tra i pesci pagliaccio, è la specie maggiormente diffusa, presente quasi in tutto l’areale della sua sottofamiglia. Abita le acque tropicali dell’Indo-Pacifico. È presente, titolo indicativo, dalla Tanzania al Golfo Persico, all’isola di Mauritius ed alle Maldive, nello Sri Lanka, alle isole Andamane, in Thailandia, Australia, Indonesia, Malesia, Nuova Guinea, Micronesia, Filippine, Taiwan ed in Cina fino al sud del Giappone. Nell’emisfero sud raggiunge Tonga e la Nuova Caledonia. Abita solo nei reef corallini delle zone indicate, ad un massimo di 50-60 m di profondità, ma si possono frequentemente trovare anche a meno di 5 m di profondità. Se ci troviamo in una barriera di questi posti quindi, non sarà difficile trovarlo, sempre in compagnia di altri esemplari e della sua anemone simbionte.
Alimentazione
Si nutre di fitoplancton (diatomee), zooplancton, anellidi e zooplancton, che cattura con la tipica bocca a mandibola espandibile dei pesci planctivori. Si ciba anche dei residui alimentari dell’anemone simbionte.
Simbiosi mutualistica
Come tutti i pesci pagliaccio, ha una simbiosi mutualistica (che porta vantaggi a tutte le specie interessate) con alcune specie di anemoni di mare o attinie. Gli anemoni sono muniti di nematocisti urticanti per quasi tutte le creature della barriera corallina, ma il pesce pagliaccio vi è immune per via di una speciale mucosa che ne imita le caratteristiche, quindi così l’anemone riconoscerà il corpo del pesce come una parte di sé stesso. Da questo rapporto il pesce ricava protezione: nessun predatore si avvicinerebbe mai ad un anemone, quindi il pesciolino appena avvista un pericolo vi si corica dentro.
Tutti i pesci pagliaccio infatti hanno imparato a non allontanarsi mai dal proprio anemone simbionte, e vi passano tutta la vita. Inoltre l’anemone è anche fonte di cibo per il pesce, che talvolta attua una simbiosi di pulizia: il pesce ricava nutrimento, e l’anemone non ha così più parassiti.
Altro vantaggio per l’attinia è, anche per lei, difesa dai predatori: i pesci farfalla (famiglia Chaetodontidae) delle barriere coralline si nutrono dei tentacoli dell’anemone, ma i piccoli pesci pagliaccio sono ottimi guardiani e difendono la propria casa a costo della vita: in fondo senza l’anemone i piccoli pesci sarebbero indifesi e subito preda di uno dei tanti predatori delle barriere coralline. Altra ipotesi di uno dei vantaggi dell’anemone, è che il pesce pagliaccio funga da esca per alcuni suoi predatori, i quali per catturarlo verrebbero bloccati dai tentacoli dell’anemone, che prendono così cibo gratis.
https://it.wikipedia.org/wiki/Amphiprion_clarkii