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Cassiopea mediterranea e Sugarello Cotylorhiza tuberculata and Trachurus trachurus_Simbiosi_Symbiosis – intotheblue.it
Nel video si vede come pesci e meduse riescono a vivere in simbiosi. E’ un comportamento comune di alcune specie di pesci del Mar Mediterraneo quello di trovare riparo, rifugio e sopratutto cibo tra i tentacoli di alcune meduse. Il vantaggio è ovviamente reciproco, mentre il pesce trova un rifugio sicuro dai predatori, la medusa trova un compagno di viaggio che la libera da parassiti e ospiti indesiderati. Questo comportamento è diffuso in tutti i mari del mondo e varia da specie a specie, anemone e pesce pagliaccio, gambero e murena, paguro e gorgonia (che abbiamo filmato), pesce pulitore e carangide, gli esempi sono tantissimi.
Quì abbiamo incontrato la Cassiopea Mediterranea (Cotylorhiza tuberculata) e probabilmente il Trachurus trachurus (il comune sugarello). La Cassiopea Mediterranea è la medusa più comune del Mar Mediterrraeo, è totalmente innocua, e su tre meduse che abbiamo incontrato facendo snorkeling, due avevano un pesce che nuotava tranquillo al riparo dei tentacoli della medusa. Cassiopea Trachurus trachurus Simbiosi Symbiosis intotheblue.it
Wikipedia ci dice:
La Cassiopea mediterranea (Cotylorhiza tuberculata (Macri, 1778)) è una scifomedusa della famiglia Cepheidae, comune nel mar Mediterraneo.
Questa specie, che raggiunge i 30 cm di diametro, presenta un caratteristico ombrello a forma di disco bianco, con una gobba rotonda e gialla al centro (sembra un uovo all’occhio di bue). Il margine è tipicamente frastagliato, di colore giallo o talvolta verdastro per la presenza di zooxantelle. La specie, come tutte quelle appartenenti alla classe delle Rhizostomeae, è priva di tentacoli, ma ricca di braccia orali che si dipartono dai quattro lobi della bocca, delle quali molte sono sottili e terminano con un bottoncino di colore blu/viola.
È una specie pelagica, endemica del mar Mediterraneo, molto comune, in particolare nell’Adriatico da ottobre a maggio.
A dispetto delle sue grandi dimensioni, questa specie non è urticante. Solo i soggetti più sensibili possono incorrere in piccoli pizzichi a contatto con le braccia.
Tipica la presenza, in prossimità delle stesse, di piccoli avannotti delle specie Trachurus trachurus, Seriola dumerili, Caranx ronchus, Sarpa salpa e Boops boops.
https://it.wikipedia.org/wiki/Cotylorhiza_tuberculata
Il sugarello (Trachurus trachurus) o suro o “spicaluru” è un pesce d’acqua marina della famiglia dei Carangidae.
Abita in zone profonde comprese tra i 200 e i 1000 m, ma è possibile trovarlo raramente a bassa profondità soprattutto in aree riparate e ombrose.
Si trova nell’Oceano Atlantico nord-orientale, dall’Islanda al Senegal, comprese le isole del Capo Verde, oltreché nel Mar Mediterraneo e raramente nel Mar Nero. Esistono due popolazioni principali: quella occidentale che vive al largo dell’Europa occidentale, e la popolazione settentrionale che vive nel Mare del Nord.
Presenta una linea laterale accessoria estesa lungo quasi tutto il dorso, che è verde con vivaci iridescenze. la linea laterale è dotata di scutelli molto larghi. I fianchi sono argentei e ha una macchia nera sulla parte postero-superiore dell’opercolo e un’altra all’ascella delle pettorali.
Le pinne dorsali sono grigie, quella anale e le ventrali biancastre, le pettorali e le ventrali grigio-verdognolo. È lungo normalmente circa 30 cm, ma alcuni esemplari raggiungono i 40 cm.
Si riunisce in grandi banchi nelle acque costiere, dove si nutre di crostacei, cefalopodi e altri pesci. I giovani si riuniscono in branchi sotto l’ombrello di grosse meduse (soprattutto delle specie Rhizostoma pulmo e Cothylorhiza tuberculata) trovando riparo e protezione senza alcun pericolo in quanto immuni dal veleno delle sue nematocisti. Anche altri giovani carangidi, ad esempio la ricciola, hanno lo stesso comportamento.
https://it.wikipedia.org/wiki/Trachurus_trachurus