Sarago Diplodus Sargus intotheblue.it
Il Sarago (Diplodus sargus) appartiene alla classe Osteichthyes, sottoclasse Actinopterygii, ordine Perciformes, sottordine Percoidei, famiglia Sparidae.
E’ comune in tutto il Mediterraneo ma è presente anche nell’Oceano Atlantico orientale, dal Golfo di Biscaglia all’Angola. Predilige fondali rocciosi dove può facilmente trovare riparo e sentirsi al sicuro in compagnia dei propri simili; ha abitudini gregarie ed infatti lo troviamo quasi sempre in branchi a volte anche numerosi.
Il Sarago lo troviamo a partire dalla superficie sino ad una profondità di 30/40 metri, difficilmente lo troviamo a profondità maggiori.
Il Sarago ha un corpo ovale abbastanza alto e compatto, di colore argenteo; può arrivare ad una lunghezza massima di 45 cm ed un peso che raramente supera i 2 Kg. Si nutre di piccoli crostacei, echinodermi e molluschi che tritura con i denti.
Gli sparidi sono diffusi in tutte le acque temperate e tropicali del mondo, compreso il Mar Mediterraneo, dove sono estremamente comuni e, spesso, costituiscono la maggior parte della fauna ittica delle aree costiere. La zona dove sono rappresentati dal maggior numero di specie è però il Sudafrica. Alcuni sparidi sono eurialini e possono trovarsi in acque salmastre o dolci. Sono più frequenti nelle zone costiere ma si possono trovare, anche in gran numero nel circalitorale.
La forma degli sparidi è solitamente abbastanza uniforme: il corpo è allungato, compresso ai fianchi ed abbastanza alto. La pinna dorsale presenta i primi raggi spinosi. La coda ha il margine dritto oppure bilobato. I denti sono solitamente molto ben sviluppati, possono essere caniniformi, molariformi od incisiviformi. La livrea è fondamentalmente argentea con macchie, strisce e punti scuri che costituiscono un carattere di fondamentale importanza per riconoscere le specie. Gli sparidi di acque più profonde spesso hanno un colore di fondo rosso o rosato. Sarago Diplodus Sargus intotheblue.it
Molte specie sono ermafrodite: presentano cioè organi sessuali maschili e femminili, tuttavia le gonadi dei due sessi maturano in periodi diversi per cui si accoppiano fecondandosi vicendevolmente con un altro partner. Altre specie invece nascono come esemplari maschili e invecchiando si trasformano in femmine, mentre altre ancora si trasformano in maschi se nel gruppo vengono a mancare.
(tratto da Wikipedia)