In questa immersione su un fondale che varia dai 40 ai 45 metri ho incontrato diverse specie di organismi marini tipiche dei fondali di coralligeno del Mar Mediterraneo. Siamo su una parete rocciosa che in alcuni punti raggiunge anche un’ altezza di 5/7 metri, caratterizzata da buche, spaccature e insenature.
In questa zona non ci sono le bellissime gorgonie che ci si aspetterebbe di trovare, ma ad una osservazione più attenta possiamo vedere come tra queste spaccature la vita marina ed i vari organismi trovino rifugio e riescano quindi a prosperare. Avvicinandomi con le torce e la telecamera, il grigio della scogliera ed il blu dell’ acqua infatti spariscono, rivelando tutti i colori del Mar Mediterraneo.
Si va dal giallo della Margherita di Mare (Parazoanthus axinellae), al rosso e giallo delle stelle marine e delle innumerevoli spugne, fino al rosso acceso di due specie particolarmente a rischio come il Corallo rosso (Corallium rubrum) e l’ Aragosta Mediterranea (Palinurus elephas). Il primo sta piano piano ripopolando queste scogliere, la seconda è sempre più minacciata da una pesca indiscriminata e poco sostenibile.
L’ Aragosta infatti tra gli anfratti delle scogliere di coralligeno riesce spesso a sfuggire ai tramagli e le reti dei pescatori che purtroppo calano sempre più di frequente nelle vicinanze di queste pareti verticali, sempre più spesso queste reti però “afferrano” ed i pescatori sono costretti quindi a tagliare pezzi di tramaglio che diventeranno reti fantasma minacciando quindi questo fragile ecosistema.
https://en.wikipedia.org/wiki/Palinurus_elephas