Maldive Atollo Alifu Dhaalu

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Questo video è stato realizzato nel dicembre 2022 durante una breve vacanza che ho trascorso nell’isola di Angaga; devo dire che il tempo non è stato quello desiderato e quindi, non potendo fare immersioni subacquee con autorespiratore, mi sono dedicato a fare snorkeling nella barriera corallina che circondava l’isola. La piccola isola di Angaga si trova al centro dell’Atollo Alifu Dhaalu, cioè nella parte meridionale dell’Atollo Ari. Questa piccola isola è stata adibita esclusivamente a resort turistico per coloro che intendono trascorrere una vacanza alle Maldive. maldive atollo alifu dhaalu

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I collegamenti interni tra la capitale Malé e gli atolli dell’arcipelago sono garantiti da imbarcazioni veloci e dai più comodi idrovolanti che fanno base vicino all’aeroporto internazionale. Io sono arrivato nella piccola isola con un idrovolante già compreso nel costo della vacanza. Molte isole dell’arcipelago maldiviano hanno avuto la stessa sorte di Angaaga, cioè sono isole disabitate che sono state trasformate in strutture ricettive per far trascorrere le vacanze in un mare particolarmente bello. maldive atollo alifu dhaalu

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Le Maldive come tutti sanno sono da considerare un vero paradiso naturalistico; tuttavia occorre fare alcune considerazioni su avvenimenti che si sono avvenuti negli ultimi 25 anni e che hanno provocato gravi danni agli ecosistemi delle barriere coralline. È recente l’allarme degli scienziati sul riscaldamento degli Oceani. Qui più di ogni altra parte si registra un aumento delle temperature specialmente nelle aree che sono state interessate dal fenomeno meteorologico di El Niño, avvenuto nel 1998, che ha comportato lo sbiancamento e la perdita del 90% dei coralli.

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Poi il maremoto nell’Oceano Indiano della placca indo-asiatica del 26 dicembre2004 è stato uno dei più catastrofici disastri naturali dell’epoca moderna che ha causato centinaia di migliaia di morti sia direttamente con il terremoto, sia attraverso il conseguente maremoto manifestatosi con una serie di onde anomale alte fino a quindici metri che hanno colpito sotto forma di giganteschi tsunami  vaste zone costiere dell’area asiatica tra i quindici minuti e le dieci ore successive al sisma. Alle Maldive inoltre lo tsunami ha provocato la devastazione delle barriere coralline più superficiali.

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Le problematiche sopra descritte si comprendono nel filmato realizzato durante la vacanza. Possiamo infatti notare che in una parte dell’isola vi sono coralli morti o sofferenti mentre in nell’altra parte possiamo vedere coralli della barriera che stanno recuperando la loro bellezza. Personalmente sono convinto che il deterioramento delle barriere coralline sia anche dovute, oltre alle cause già prima descritte, anche ad un eccessivo sfruttamento turistico degli atolli ed alle altre attività umane quali la pesca a strascico e gli ancoraggi di barche e navi. Infine la cattura dei pesci e degli altri organismi da destinare agli acquari marini presenti in tutto il mondo.

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Stefano ha scritto / wrote 119 articoli / Posts.
Questo articolo è stato scritto il / This article was written on 03/02/2023
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