Il Fuciliere Caesio varilineata è un pesce osseo marino appartenente alla famiglia Caesionidae. E’ un pesce endemico delle fasce tropicali dell’oceano Indiano dall’Africa orientale e le Seychelles a Sumatra. È presente anche nel mar Rosso e nel Golfo Persico. In seguito a causa della migrazione lessepsiana è penetrato nel mar Mediterraneo orientale dove si trova lungo le coste egiziane. È un pesce pelagico costiero che forma banchi a mezz’acqua sopra le formazioni coralline. Lo si trova nelle lagune più profonde e lungo il bordo esterno delle barriere coralline. È più comune lungo le coste delle isole che sulle coste continentali. Lo troviamo ad una profondità compresa tra i 2 e i 25 metri.
Il Fuciliere Caesio varilineata ha corpo fusiforme e poco compresso ai lati, bocca abbastanza piccola e occhi grandi. La pinna dorsale è lunga, con 10 raggi spinosi e 15 molli; la pinna anale, più breve, ha 3 raggi spiniformi e 12 molli. La pinna caudale è profondamente forcuta e i lobi sono appuntiti. La colorazione è blu-verde su dorso e fianchi e biancastra nella regione ventrale; sui fianchi decorrono alcune (normalmente 6) strisce dorate longitudinali che scompaiono o si affievoliscono notevolmente dopo la morte dell’animale. Le punte dei lobi della pinna caudale sono nere e una piccola macchia nera è presente all’ascella delle pinne pettorali. La taglia massima nota è di 40 cm.
Forma banchi numerosi a mezz’acqua, talvolta con altre specie di Caesionidae. Si nutre di zooplanctonn. Produce numerose uova pelagiche di piccole dimensioni. Non è oggetto di pesca specifica ma spesso diventa una cattura accessoria di altre tecniche come lenze, reti da posta e nasse. È comunemente presente sui mercati ittici specie dell’Africa orientale e dello Sri Lanka. I giovani avannotti vengono usati come esca per i tonni nelle Maldive e nelle Laccadive.
Si tratta di una specie comune o abbondante in gran parte dell’areale ma si sono evidenziate alcune situazioni di rarefazione e di decrescita della taglia media in aree dov’è sottoposto ad una pesca eccessiva, come nella parte meridionale del golfo Persico e in Kenya. Un’altra possibile minaccia, come purtroppo per molta fauna marina, è costituita dalla degradazione dell’habitat corallino. È invece molto comune in aree dove non è sfruttato come il mar Rosso o in Oman. La lista rossa IUCN lo classifica come “a rischio minimo”
(tratto da Wikipedia)