Questo video mostra una medusa, Polmone di Mare (Rhizostoma pulmo), parzialmente mangiata dai pesci. Capita spesso durante le nostre immersioni di trovare meduse che sono state attaccate dai pesci; infatti esse rappresentano un cibo importante per molti animali marini compresi i cetacei: quali i delfini e le balene, ma anche per le tartarughe marine. Polmone di mare pulmo scifomedusa intotheblue.it
E’ facile capire perché la plastica che si trova in mare: sacchetti, nylon, polistirolo, ecc. viene scambiata dagli animali con le meduse delle quali si nutrono. Polmone di mare pulmo scifomedusa intotheblue.it
La plastica e le microplastiche entrano così nella catena alimentare dei pesci. Le plastiche più grandi possono portare gli animali marini alla morte, le microplastiche vengono digerite e le molecole, se assorbite dalle carni, entrano nella catena alimentare che vede l’uomo in cima alla piramide.
Questa medusa presenta un cappello di forma semisferica opalescente ma tendente al trasparente, con i bordi sfrangiati blu-viola. Sotto al cappello il corpo è chiamato manubrio ed è composto da 8 prolungamenti di tessuto bianco-trasparente arricciato e grumoso, dai quali partono 8 tentacoli allungati, sfrangiati e semitrasparenti. Gli esemplari giovani tendono ad avere una colorazione più trasparente, gli adulti molto più opalescente. Il nome comune di polmone di mare è dovuto al tipico movimento palpitante compiuto dalla medusa per muoversi. Le dimensioni sono degne di nota: potendo raggiungere i 50–60 cm di diametro e i 10 kg di peso, rappresenta la più grande medusa del Mediterraneo. Questa medusa costituisce elemento nutritivo per alcune specie marine quali ad esempio le Tartarughe ed anche per mammiferi come i Delfini e capita spesso che i sacchetti di plastica scambiati per meduse finiscano nello stomaco di questi animali sino a provocarne la morte.
La specie non provoca gravi conseguenze: i suoi tentacoli di norma non risultano urticanti tanto da creare pericoli per l’uomo. Solo su soggetti particolarmente sensibili, il contatto può provocare irritazioni che scompaiono comunque spontaneamente in breve tempo ma lasciando un prurito o dolore fastidioso. In acqua rilascia qualche sostanza o tossina urticante che causa piccole abrasioni di forte prurito e lieve bruciore. L’ombrella, notoriamente priva di cnidocisti, può comunque irritare parti sensibili quali la bocca ed il naso. Ciò è dovuto al rilascio di sostanze irritanti nell’area immediatamente intorno alla medusa a scopo difensivo.